Era il lontano 1965 quando, a Genova, si affacciano sulla scena i “Gleemen”, nati attorno alla chitarra e alla voce di Niccolò “Bambi” Fossati, scomparso il 7 giugno scorso quasi dimenticato dai media, ma, per fortuna, non dalla rete. Niente di strano in questo silenzio, se solo si pensa che la stessa perdita (2013) di un altro grande di quell’epoca, Claudio Rocchi, nonostante la sua lunga attività radiofonica per la RAI e una maggiore produzione discografica, non ha trovato quello spazio che pure avrebbe meritato. Del resto oggi tutto, comprese le nove muse, è diventato “genere di consumo”! Ciò comunque non rende più accettabile che venga dimenticato chi come Fossati ha lasciato una traccia importante negli Anni Settanta – l’epoca d’oro del rock italiano – sia come compositore sia come chitarrista di alto livello, al pari di Mussida, Radius, Tofani ecc.
Dunque era il 1965 quando i “Gleemen” di Fossati cominciarono il loro percorso musicale. Con il grande chitarrista la line-up presentava, alle tastiere, un altro grande dimenticato, Lio Marchi, poi Angelo Traverso al basso e Maurizio Cassinelli alla batteria. Agli inizi collaborò anche un altro valido chitarrista, Marco Zoccheddu, poi affermatosi nei “Nuova Idea” e, con Battiato, negli “Osage Tribe”.
Verso la fine dei ’60 i “Gleemen” si esibiscono soprattutto nei locali della riviera ligure e in Piemonte, presentando un repertorio di canzoni di Beatles, Rolling Stones ed altri. Già allora non passano inosservati lo stile e il suono fortemente hendrixiani della chitarra di Fossati.
Nel 1967 i “Gleemen” pubblicano il loro primo singolo, seppure promozionale (100 copie per il Royal Hotel Paolino di Cavareno, dove furono distribuite agli ospiti dell’albergo!), “Vieni a Cavareno” e “Da Paolino”; nel 1968 un altro singolo, pubblicato dalla RiFi contenente la cover dei Beatles “Lady Madonna” e l’originale “Tutto risplende in te”. Questo disco cominciò a far conoscere il gruppo, che di lì a pochi anni (1970) riuscì anche a pubblicare il suo primo – ed unico – album. Si tratta di uno dei primi lavori prog italiani, uscito fra l’altro per la importante etichetta CGD. I suoni spaziano dalla psichedelica al puro prog, dal blues al beat, con spesso protagonista la chitarra hendrixiana di Bambi Fossati. Due brani dell’album andarono anche in un singolo: “Shilaila” e “Un’amica”. “Shilaila” esce anche in un 45 promo insieme ad un altro brano di “Gleemen” intitolato “Bha-tha-ella”.
Nel 1971 la vera svolta. Infatti il gruppo decide di mutare il nome in “Garybaldi”, pubblicando subito un 45, con “Marta Helmut” e “Corri corri corri”, e poi, nel 1972, il nuovo album “Nuda”, bello fin dalla copertina – una delle più belle mai pubblicate in Italia – laminata in tre parti, interamente occupate dal conturbante nudo di donna (Valentina?), disegnato da Guido Crepax, e nella parte interna anche una sua storia a fumetti.
Il disco notevole e, per certi versi, coraggioso ottiene un meritato successo. Forse con un cantato più efficace si sarebbe potuto parlare di vero capolavoro.
Dopo l’uscita di “Nuda” cominciano i cambiamenti di formazione: infatti lasciano Marchi, che tuttavia suonerà anche nell’album successivo, e Traverso, sostituito al basso da Sandro Serra.
Nel 1973 esce, stavolta per la Fonit, “Astrolabio”, secondo e ultimo album del gruppo. Si tratta di sole sole composizioni, “Sette?” e “Madre di cose perdute”, due suite molto lunghe, già pubblicate in un promo poco tempo prima, ma in una versione più breve.
Il risultato è, anche dal punto di vista delle vendite, meno gratificante di “Nuda”. Tuttavia i “Garybaldi” continuano a suonare come trio per tutto il ’73, L’anno successivo però Bambi Fossati decide di dare vita a un nuovo progetto, “Bambilandia e Melodie”. Con lui ancora Maurizio Cassinelli e il percussionista indiano Ramasandiran Somusundaram. L’album omonimo è sempre del 1974.
Il nome “Garybaldi” riapparirà, insieme a quello di Bambi Fossati, solo nel 1990, quando il chitarrista genovese insieme a Cassinelli e ai “nuovi” Marco Mazza (chitarra) e Carlo Milan (basso), fece un nuovo album, “Bambi Fossati & Garybaldi”.
Nel 2000 Fossati con un’altra formazione compose “La Ragione E Il Torto”, il suo ultimo lavoro discografico.
Per rivedere sul palco i “Garybaldi” in reunion bisogna attendere la seconda edizione di Prog Exibition, tenutasi al Teatro Tendastrisce di Roma nell’ottobre 2011. Sul palco salgono Maurizio Cassinelli e Angelo Traverso, insieme al chitarrista Ricky Pellé, e, nella seconda parte dell’esibizione, a Marco Zoccheddu. Mancano Lio Marchi e proprio il leader Bambi Fossati, purtroppo già malato.