L’idea di una città più pulita, più ordinata, di spazi urbani più “decorosi” è ormai al centro dell’attenzione di cittadini e, quindi, della stessa politica, che su questo tema ci ha costruito intere campagne elettorali. Purtroppo poi le parole rimangono spesso tali, così come le promesse elettorali, sia per carenza di risorse, sia per una mancata programmazione con priorità e tempestivi interventi manutentivi, ma anche per una diffusa scarsa sensibilità al rispetto di ciò che è pubblico, anche se per quanto riguarda quest’ultimo aspetto qualcosa sta decisamente cambiando in meglio! Inoltre la situazione muta – stavolta in peggio – man mano che ci si allontana dal centro cittadino e dalle vie a maggior volume di traffico. Un esempio fin troppo noto è lo stato – pietoso – delle pur frequentate vie Arborea ed Aristana, cioè quelle del “mercatino”, ma vi sono anche “tracce” più nascoste ma non per questo meno interessanti e storiche. Così, tanto per non allontanarci molto proprio dal mercatino, ecco (foto in alto) uno storico albero di via Torino, nel marciapiede dal lato dell’ex Istituto Frassinetti. Le forti radici della robusta pianta hanno sollevato il piano di calpestio di almeno 30 cm, spaccandolo in più punti e costringendo chi vi passa a scendere in strada. Fortunatamente questa via è scarsamente frequentata dal traffico pedonale, di gran lunga superato da quello automobilistico, ma la potenziale pericolosità appare evidente. Inoltre questo tratto di trottoir è nelle suddette condizioni da molti anni, nell’indifferenza generale e, soprattutto, di chi ha amministrato e amministra la città.
Le altre tre foto invece sono di un altro sito, poco distante da via Torino, di cui ci siamo già occupati ai tempi – ahinoi! – ormai lontani, di “NoiOr” ( http://noior.wordpress.com/2013/06/21/angoli-nascosti/). Si tratta di quel lembo situato tra le vie Cima e Costa, voluto più di trent’anni fa come piccolo parco e poi abbandonato a se stesso. Ci ritorniamo perché dall’anno scorso ad oggi qualcosa di nuovo s’è visto: infatti, grazie ai ragazzi dell’oratorio parrocchiale, è apparsa qualche simpatica nota di colore, che non guasta. E’ invece rimasto ancora senza risposta quel banalmente fondamentale quesito da noi allora posto: che farne? Così com’è oggi, infatti, questo spazio … “verde” appare niente più che un varco pedonale per il CSL e il vicino Eurospin, o alla briccona, una pattumiera o, alla bisogna, anche un appartato vespasiano all’aperto per animali a quattro e a due zampe. Dunque riproponiamo la domanda: che farne? Questa volta però speriamo davvero che qualche amministratore risponda o, almeno, che qualche consigliere decida di occuparsene.