Dopo diverse settimane di sipario chiuso, martedì e giovedì è nuovamente andato in scena il nostro Consiglio comunale. Oh, intendiamoci, pochissimi ne avevano sentito la mancanza, molti invece erano felici per i soldi risparmiati in questi quasi due mesi di “silenzio”.
Stavolta in effetti c’era anche un po’ di carne al fuoco: piscina, ZTL, rinegoziazione di alcuni mutui CDP, assestamento di bilancio ecc. All’ultimo momento o quasi si sono aggiunte anche le improvvise dimissioni del consigliere comunale PD Valerio Spanu, sostituito dal primo dei non eletti in quella lista, Marco Gaetano Piras. Purtroppo l’aria che si respira dentro l’Amministrazione e la sua frammentata maggioranza consiliare è sempre la stessa: pessima! Infatti l’atmosfera è quella dei duelli o trielli leoniani – purtroppo senza le musiche di Morricone! – negli attimi appena precedenti il fuoco. Questo anche quando un po’ di sana prudenza sarebbe quantomeno opportuno e auspicabile. Così nel dibattito sulla ormai lunga chiusura della piscina, gli attacchi più decisi all’amministrazione e allo stesso assessore competente – uno dei meno colpevoli, se non altro perché in carica da fine marzo, cioè a piscina già chiusa – sono venuti proprio dai banchi della Maggioranza, anzi dai capigruppo dei due principali gruppi, PD e Insieme, mentre i consiglieri di “NoiOr”, gruppo di provenienza dell’assessore Naitza, che, come ben sanno gli Oristanesi, hanno fatto voto di silenzio, ovviamente non hanno proferito parola. Va comunque riconosciuto a Naitza un notevole self-control, che gli ha consentito non già di rispondere con il dovuto tono al fuoco amico, ma di dare al numeroso pubblico di utenti concrete speranze di una riapertura entro il 2015, attraverso un intervento non più tampone ma risolutivo, a lotti funzionali, e la contemporanea ricerca di un gestore credibile e solido, a cui affidarla per almeno 20 anni. Varie sarebbero, secondo l’assessore, le fonti di finanziamento da cui attingere risorse: interne (da altri progetti e capitoli di spesa) ed esterne (rinegoziazione di mutui, Credito sportivo, bandi regionali ecc.). Staremo a vedere: sperare in un buon esito poi non ci costa niente.
Neppure le dimissioni di Spanu e il subentro di Marco Piras ci hanno privato dei soliti momenti di frizione nella Maggioranza. Nessun riferimento alle prime dichiarazioni in aula dello stesso Piras, che anzi, con molta onestà e chiarezza, ha spiegato la sua attuale e ben nota collocazione politica: dentro il Centrosinistra certo, ma a debita distanza da quel PD, soprattutto ma non solo oristanese, responsabile del reiterato “boicottaggio politico” nei confronti di Gian Valerio Sanna, al quale Piras è da sempre vicino. No, il riferimento è all’usuale intervento del Sindaco, che tra le altre cose ha ricordato anche i ripetuti contrasti e l’attuale distanza politica tra lui e Piras, citando poi la tenacia – il termine usato in verità è stato meno elegante – di quest’ultimo, che potrebbe rivelarsi un’utile risorsa per la stessa Amministrazione. Un Sindaco dunque che sembra mettere le mani avanti, quasi … Fermiamoci qui e lasciamo spazio a una Maggioranza, come quella di Centrosinistra, che sicuramente continuerà a discutere, a confrontarsi alla luce del sole, proprio come piace al Sindaco, ma soprattutto a dividersi e a guerreggiare, senza vincitori ma con tanti vinti: i cittadini oristanesi. E poi ci chiediamo come mai e perché trionfa l’antipolitica!