GUIDO TENDAS FA LA DIFFERENZA?

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Siamo partiti dandoci dei tempi, scadenze e priorità. Di tutto questo poco o niente è stato fatto e la decisione di rimettere tutto in discussione nasceva da questa esigenza”, così dichiarò alla stampa nel 2002 un noto consigliere regionale oristanese. Ora, quante volte abbiamo letto o ascoltato parole come queste, vero e proprio leitmotiv della politica senza differenza di livelli? Quante volte le abbiamo lette o ascoltate anche ad Oristano, nelle ricorrenti e frequenti crisi comunali e provinciali? E quante volte abbiamo esclamato stufi di sentire ‘sto riff, “Ancora!”, “Di nuovo!”, “Sempre la solita minestra!”. E quante speranze, poi diventate pie illusioni, abbiamo coltivato con la vittoria del Centrosinistra alle ultime Comunali: speranze di cambiamento, di una politica diversa, concreta ma aperta, efficiente ed efficace, capace di rinnovare e di rinnovarsi in meglio! Appunto, “di tutto questo poco o niente è stato fatto”!
Quando, lo scorso sabato, sulla stampa sono apparsi alcuni pezzi sul “famoso” rimpasto di Giunta, annunciato già a fine 2014 dal Sindaco Tendas, più per inerzia che per convinzione ci abbiamo dato un’occhiata. Ma già il titolo “Nuove deleghe ma senza cambi in Giunta” del pezzo della “Nuova” non lasciava presagire niente di nuovo né, forse, di buono. Ieri sera, poi, nel corso di una riunione di maggioranza, la conferma: il Sindaco molla le due importanti deleghe – cultura e personale – che si era riservato all’atto dell’insediamento per gestirle da par suo, così come poi ha fatto, e le consegna, la cultura a Maria Obinu, assessore ai servizi sociali, e il personale al vicesindaco e assessore al bilancio e programmazione, Giuseppina Uda. Inoltre l’assessore ai lavori pubblici e decoro urbano Efisio Sanna avrà anche una ulteriore delega alle politiche ambientali, per cui i responsabili di agricoltura (Scintu) e verde pubblico (Uras) si troveranno ad essere in un certo senso supervisionati dallo stesso Sanna. Una soluzione tutta interna a Palazzo Campus dunque, che non muta di una virgola gli equilibri tra Sindaco e rappresentanza PD in Giunta: infatti i tre nuovi “superassessori” sono rispettivamente vicini al Sindaco (la dottoressa Uda), all’onorevole Solinas (Efisio Sanna) e alla minoranza PD, che fa capo a Claudio Atzori e Mario Tendas (la dottoressa Obinu).
D’altro canto una soluzione come questa di una sorta di “supergiunta”, fa intravvedere come stiano le cose dentro quel consesso e, soprattutto, nella mente del Primo cittadino, che, fra l’altro, così agendo, pare aver stilato una sorta di classifica di gradimento e di fiducia.
Dunque nessuna svolta, nessuna rivoluzione, nessuno scatto felino, nessun movimento di rilievo. Eppure non sarebbe stato male vedere, che so, un assessorato alla cultura che gestisse adeguatamente l’intero ambito, compreso il “tempo libero”, magari affidato a qualche volto nuovo, dinamico e con qualche competenza nel settore, così come non sarebbe stata una brutta idea quella di un assessorato alle attività produttive, commerciali ed artigianali, ecc. ecc. E non sarebbe stato male cogliere questa occasione per tentare di rimettere in piedi un dialogo politico in quel poco che è rimasto del Centrosinistra oristanese, come da alcuni chiesto in tempi non sospetti. Invece il Sindaco, politicamente inesistente, inconsistente fuori dai confini cittadini, sempre più “felicemente” impopolare, ma vero e proprio Componidori dentro i palazzi comunali, va dritto per la sua via, forse ormai nulla più che un vicoletto senza uscita!
Domandona: e gli altri? E gli scontenti del PD, capogruppo comunale in testa? E il resto della maggioranza consiliare (quella politica già da un pezzo è morta e sepolta!)? Per ora pare che stiano riflettendo (parola grossa!). Pare, ma non crediate che queste loro riflessioni possano portare a chissà mai quale maestralata politica o svolta amministrativa! Dacché c’è l’Amministrazione Tendas, infatti, l’unico consigliere che, a prescindere da motivazioni e dinamiche, ha avuto un percorso se non altro coerente e, in ultimo, perfino deciso, è stato – gliene va dato atto – Spanu del PD, dimessosi nel novembre scorso. Del resto qui si parla, con l’eccezione (parzialissima?) del PD, di gruppi staccati da qualsivoglia ambito politico o partitico organizzato e caratterizzato, dunque di consiglieri che, stando così le cose, rappresentano niente più che se stessi e, forse, chi li ha votati. Di persone perciò che si tengono ben stretto quel posto nell’aula degli Evangelisti, difficilmente riottenibile, cosa che li rende i migliori “alleati” del Sindaco.
Tuttavia non si può non pensare che il quotidiano esercizio dell’ingestione forzosa del rospo sia gradito a tutti. Là dentro qualcuno più sensibile e più “politico” ci sarà pure, anzi senz’altro c’è. Per esempio c’è qualcuno che, oltre ai rospi, ha dovuto prendere pure qualche sonora sberla politica o amministrativa.
Da parte nostra, non ci rimane che sperare e, magari, ritrovare anche un po’ di voglia di rimboccarci nuovamente le maniche.