IL CALCIO A 5 AD ORISTANO? PASSIONE, SACRIFICI E UNA PALESTRA MALRIDOTTA. Intervista all’allenatore Umberto Marcoli [A. SITZIA]

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Alcune settimane or sono, in occasione della promozione della Tharros, il nostro Sindaco nel festeggiare l’avvenimento s’è spinto forse un po’ oltre, annunciando una sorta di corsia preferenziale per quanto riguarda gli interventi manutentivi e di adeguamento del Campo comunale, che porta anch’esso questo antico e glorioso nome. La sua uscita, diciamo pure infelice – e non è la prima -, ha suscitato più di una reazione negativa, soprattutto tra coloro che nelle varie discipline, cercano,  qui da noi, di non far morire lo sport, spesso con grandi sacrifici e, talvolta, nell’indifferenza della parte pubblica, la cui memoria, al momento, sembra essere piuttosto corta! Parliamo di calcio, che non è solo Tharros, di calcio femminile, di basket, di volley, di tiro, di ciclismo, di calcio a cinque.
Proprio sullo stato di salute e sulle prospettive del futsal, che quest’anno ha visto l’immediato ritorno in C1 dell’Athena, ma anche la promozione in C2 degli “Amici di Marco”, formazione di Nurachi che però gioca le sue partite qui in città e che ha nelle sue fila diversi ragazzi oristanesi, abbiamo voluto sentire Umberto Marcoli, giocatore e poi, da qualche anno tecnico, prima  della stessa Athena ed ora proprio degli “Amici di Marco”.

Mister, come va il movimento del calcio a cinque oristanese?
Guarda, lo stato di salute è buono. I praticanti non mancano ed ora abbiamo anche diversi ragazzi che, da subito, vi si dedicano, apprendendo le peculiarità tecniche di questo gioco, che, va detto, è molto diverso dal calcio. 

E l’ultima stagione come è stata?
Dal mio punto di vista, direi eccezionale. Infatti la mia squadra [“Gli Amici di Marco”, ndr] ha vinto meritatamente tutto quanto c’era da vincere in serie D e cioè campionato e coppa. Ma anche l’Athena è andata molto bene, ritornando subito in C1, la massima serie regionale. 

Dal punto di vista economico ed organizzativo, queste squadre come si reggono?
In grandissima parte grazie all’impegno e alla passione di qualche dirigente e ai sacrifici dei ragazzi e dei tecnici. Per esempio, se non ci fosse stato l’impegno costante della famiglia Cuozzo, di Donato, della moglie, e di qualche altro dirigente, la mia squadra semplicemente non ci sarebbe mai stata. E sarebbe venuta meno quella che invece oggi è, per tanti ragazzi, una grande opportunità di fare sport agonistico anche a certi livelli. Ma un discorso uguale posso farlo anche per l’Athena di Oristano.

Ecco, voi giocate “in trasferta” qui ad Oristano, nella palestra di San Nicola. Qualche giorno fa il presidente dell’Athena, Gianni Scanu, in un’intervista c’è andato giù duro riguardo alle condizioni dell’impianto, senza risparmiare critiche a gestore e proprietario. Come stanno le cose?
Gianni ha detto né più né meno come stanno le cose. In quella palestra non è entrato più un operaio da quando è stata costruita. Il tetto, quando piove, è come se non ci fosse. Il manto di gioco è pieno di rigonfiamenti e di irregolarità, che mettono chi vi gioca non solo in difficoltà ma qualche volta anche a rischio infortuni. Le porte sono di pallamano e le reti sono tutte rotte. Ormai ci siamo specializzati nel ripararle con fascette e quanto altro disponibile. Gli infissi sono ridotti male. Gli spogliatoi e i servizi sono pieni di umidità. All’esterno, quando scurisce, c’è buio totale: nessuno s’è mai degnato di metterci neppure un faro. Tutt’attorno è un fiorire di erbacce. Nessuna pulizia, niente manutenzione, tutto abbandonato.

Voi, che per giocare lì pagate, vi sarete senz’altro lamentati con chi gestisce e con il proprietario, cioè l’Amministrazione comunale. Cosa vi hanno risposto?
La risposta la vedi andando a vedere le condizioni della palestra, che non è così mica da stamattina. Chi gestisce, l’Oristano calcio, è in difficoltà e non sa cosa dirci e il Comune pure. Non so, forse in piazza Eleonora il calcio a cinque non piace, magari perché non siamo biancorossi.

L’anno prossimo l’impianto di San Nicola ospiterà l’Athena in C1 e voi in C2. Pensi che possano esserci grossi problemi?
Ce ne sono stati anche quest’anno. Ti ricorderai certamente che l’Ariete volley è stata costretta ad emigrare per giocare alcune partite, perché al Palatharros ci pioveva dentro. Ecco noi, che abbiamo lo stesso problema, parecchie volte ci siamo arrangiati andando ore prima a fare riscaldamento con secchi, spazzole e stracci per convincere l’arbitro a far svolgere la partita.  Una situazione per certi versi perfino umiliante.

Siamo in epoca di vacche molto magre. Le vicissitudini della piscina stanno lì a dimostrare quanto è difficile oggi trovare risorse per fare questi interventi. Pensi che comunque qualcosa possa essere fatto?
A San Nicola occorrono interventi importanti e costosi ma sarebbe già incoraggiante che il gestore insieme al Comune si dessero da fare con un po’ di manutenzione, dal momento che finora non se n’è  mai vista.  Certo vedere una palestra, relativamente recente, in quelle condizioni e abbandonata a se stessa, non è bello! Se si continua così rischia di diventare un rudere, con costi di intervento sempre più elevati. Secondo me bisogna trovare una soluzione in tempi brevi. 

Vuoi fare un appello a chi di dovere perché intervenga?
Io non faccio appelli a nessuno, anche perché chi di dovere, come lo chiami  tu, sa perfettamente come stanno le cose. Evidentemente San Nicola, il calcio a cinque non sono una priorità, come invece costruire palazzetti con ristorante panoramico, per non farci giocare nessuno. 

Ti stai riferendo alla mancata trattativa con la Regione per rimodulare quel finanziamento?
Con tutti quei soldi si sarebbe potuta rimettere in sesto gran parte del patrimonio impiantistico cittadino, San Nicola incluso. E forse pure la piscina.

Torniamo al discorso sportivo: quali prospettive per la C2?
La prospettiva è quella di fare bene, pensando innanzitutto a mantenere la categoria e, poi, magari di toglierci qualche ulteriore soddisfazione. E, insieme, la crescita e la valorizzazione di qualche giovane, di qualche talento. Sono ottimista.

Hai qualche chicca di mercato da svelarci?
Beh, certo non arriverà Lima e neppure Fortino, stiamo trattando.  Ma qualcuno arriverà!  Speriamo Bene!!!