HISTORICAL CENTRE [ADRIANO SITZIA]

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Il cuore medievale della città, con il suo tessuto urbano ancora integro, deve ridiventare vivo …; immaginiamo un centro storico con spazi recuperati e gestiti con competenza … …”, questa in sintesi la “città di storia e di tradizioni” secondo il programma del Centrosinistra alle ultime comunali. Invece ciò che un comune cittadino vede “taking a walk” nel centro, mal s’accorda con questa “immagine immaginata” dai nostri amici progressisti, oggi al governo della città. Più volte in questo piccolo blog s’è parlato per esempio di Santa Chiara, senza che finora si sia visto alcun risultato concreto. E’ vero, si tratta di un terreno privato; è altrettanto vero però che anche in occasione della più recente Sartiglia quello spazio si mostrava in tutto il suo meraviglioso incanto, così come è pure vero che, da parte di una forza politica della maggioranza, in tempi non sospetti una proposta era stata avanzata. Risultato? Boh!
Ma gli esempi sono purtroppo tanti, fin dalla stessa Piazza Roma e da Piazza Eleonora, e sono sotto gli occhi di tutti. Così come sono sotto gli occhi di tutti anche i risultati di alcuni interventi realizzati. E’ sufficiente sostare un attimo nella piazzetta Giovanni Paolo II per rendersi conto che, ad appena qualche mese dall’inaugurazione, l’azione del … tempo (davvero?) s’è già rivelata tanto rapida quanto dannosa. Oppure dare un’occhiata all’unico tratto di cinta muraria, che fa “bella mostra” di sé in via Cagliari, all’angolo con via Sant’Antonio. Ora, se la scelta fatta a suo tempo di mettere così in evidenza questa testimonianza storica del nostro passato, ha lasciato perplessi parecchi cittadini, la situazione attuale scorcerta, se possibile, ancor di più. Il riferimento non è tanto alle – troppe! – lastre di rivestimento staccatesi e finite in pezzi, o alla pavimentazione del vicino parcheggio in più punti piuttosto “ballettante”, quanto proprio allo stato della base del muro e, insieme, a quel paesaggio di sassi, pietre, cocci, tubi che la popolano. Anche in questo caso, non pare che sia necessario contrarre qualche mutuo alla Cassa dd. pp. per risolvere il problema. Invece servirebbe quell’attenzione manutentiva che chi in campagna elettorale si è impegnata affinché “sia riconosciuto il valore del patrimonio architettonico pubblico … e su di esso si attuino adeguati interventi conservativi”, dovrebbe avere ma che finora non l’ha certo mostrata.