I MARCIAPIEDI SONO DISTRUTTI? NIENTE PAURA, ECCO GLI SCIVOLI! (ADRIANO SITZIA)

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Che cosa si intende per “barriera architettonica”? Volendo dare una definizione onnicomprensiva, si può dire che costituisce barriera architettonica ogni ostacolo (o insieme di ostacoli) che “si oppone” alla libera fruizione di uno spazio da parte di chi ha difficoltà definitive o anche momentanee, totali o anche parziali, di movimento e circolazione. Dunque si va dalla persona costretta su una sedia a rotelle, a chi deve muoversi con l’ausilio di stampelle dopo un incidente; dall’anziano che si accompagna con un deambulatore al non vedente; dalla mamma che si muove con la carrozzina a chi è colpito da cofosi, ecc.
Allo stesso modo le barriere possono essere le più varie: dal solito marciapiede troppo alto, stretto e senza scivoli alla segnaletica verticale messa male; da una pavimentazione sconnessa – pericolosa anche per i “normodotati”! – alla carenza di segnalazioni specifiche di orientamento per evitare fonti di pericolo (percorsi per ciechi, sordi ecc.); da un ascensore non a norma a una rampa di scale troppo ripida, ecc. ecc. Insomma il campionario è davvero vasto.
Qualcosa indubbiamente si sta facendo. Anche ad Oristano, dove da qualche tempo si vedono operai intenti ad “aprire” scivoli in alcuni punti della città. Opera meritoria questa dell’Amministrazione guidata dall’impareggiabile GT. Sennonché, a parte la cronica lentezza, c’è – come al solito! – l’eclatante rovescio della medaglia! E cioè si fanno un po’ di scivoli ma non si “aggiustano” i marciapiedi, troppo spesso semidistrutti e pieni di trappole, cioè essi stessi barriere architettoniche. Basta farsi una passeggiata nelle periferie per rendersi conto della situazione.
Ma forse la cosa che fa più … “impressione” è vedere ‘sti scivoli realizzati proprio in quelle strade in cui i marciapiedi sono da decenni in cattivo stato!!! E’ questo il caso della via Torino, dove le vere barriere architettoniche sono costituite da alcuni alberi che hanno sollevato e spaccato il piano del marciapiede, ostruendolo e costringendo i pedoni a muoversi sulla strada, ossia proprio dove non dovrebbero stare! La foto a destra è abbastanza eloquente! Poi però ci si sposta verso l’incrocio con via Firenze, ed ecco il miracolo: gli scivoli in fase di realizzazione!
Siamo di fronte alla solita stranezza amministrativa, dovuta magari a vincoli di finanziamento? Mah! Non saprei. Resterà certo senza risposta il banale quesito: non sarebbe stato meglio (prima di tutto!) ripristinare il marciapiede?