Ieri sera la vita politica oristanese ha vissuto un momento di felice vitalità! Infatti in contemporanea – già, purtroppo! – si sono svolti due interessanti incontri: un’assemblea pubblica in Provincia sulla circonvallazione di Sa Rodia, sul piano di mobilità e il suo impatto nel centro cittadino, e sul progetto di housing sociale di via Lepanto; e all’Hospitalis un incontro con la Rettora (?) dell’ateneo di Cagliari, professoressa Del Zompo, sui corsi universitari di Oristano. L’assemblea in consiglio provinciale è stata organizzata dal Coordinamento dei cinque Comitati cittadini, recentemente costituitosi, mentre l’incontro sull’università è stato promosso dal PD oristanese.
Io, ovviamente, ho scelto di seguire l’assemblea. Non perché il tema università ad Oristano non mi interessi, anzi …, quanto perché non avevo nessuna voglia di vedere red carpets per i soliti noti, e poi sciropparmi le loro prevedibili, risapute parole al vento. Inoltre il ripetersi, quando c’è di mezzo un certo soggetto politico, di “sospette” concomitanze – ricordate la campagna referendaria? – mi lascia sempre un po’ di … amaro in bocca!
Comunque sui corsi universitari oristanesi già la settimana prossima sapremo qualcosa di più “concreto”, dal momento che è previsto il primo incontro tra la Rettora (di nuovo “?”) e il presidente del Consorzio UNO.
Invece l’assemblea dei Comitati, alla quale erano presenti anche parecchi politici di vari partiti e schieramenti – ma soltanto un consigliere comunale della maggioranza! – è stata utile momento innanzitutto per una migliore conoscenza della “rivoluzione” urbana e urbanistica con tanto di Piano Marshall, voluta da GT e dalla sua “grande y felicisima armada”, anche grazie alle riflessioni di tre “tecnico-politici” sempre capaci di superare la ripetitiva banalità della politica politicante: nell’ordine di intervento Silvio Serpi, Gian Valerio Sanna e Carlo Pettinau. Dal canto loro i portavoce dei Comitati (Andrea Pala per la “Circonvallazione”; Luca Scalas per il Centro città e Salvatore Canu per via Lepanto) e Giorgio Vargiu, che ha moderato l’incontro, hanno ribadito quanto già esposto nei loro precedenti documenti ed interventi pubblici, e cioè la motivata contrarietà ai progetti e ai piani in questione, e il mancato coinvolgimento della città in queste come in tutte le altre scelte fatte, in totale solitudine, dall’attuale Amministrazione comunale. “Noi non diciamo no a prescindere; siamo per scelte utili, ponderate e condivise”, hanno ripetuto quasi all’unisono Pala, Scalas e Canu.
Silvio Serpi, il primo tecnico a prendere la parola, si è soffermato soprattutto su una serie di rilievi critici da lui individuati sia nel progetto della Circonvallazione (affidamento incarichi di progettazione, percorso, espropri e costo degli stessi ecc.) sia in quello dell’housing sociale di via Lepanto (cubatura disponibile già utilizzata, vendita a privati di un’area acquisita dal Comune a prezzo simbolico da precedente lottizzazione, mancata realizzazione di servizi da parte dello stesso Comune nonostante i soldi incamerati, ecc. ecc.). “Ci sono tutti gli elementi – ha concluso Serpi – per opporsi nelle sedi opportune a questi progetti“.
Gian Valerio Sanna si è invece soffermato sui cambiamenti intervenuti negli ultimi anni per quanto riguarda i processi di formazione delle decisioni pubbliche: niente più deleghe in bianco alla politica ma un coinvolgimento dei portatori di interessi diffusi da parte delle pubbliche amministrazioni fin dai primi passi dell’iter progettuale. Un cambiamento epocale ma di cui, evidentemente, GT, chi lo sostiene e lo stesso PD non si sono ancora accorti! Da qui progetti e piani come questi, privi di qualunque base!
Infine l’ing. Pettinau, arruolatosi per l’occasione nel “genio guastatori dell’urbanistica”, ha fin dall’inizio voluto colpire duro: “questa circonvallazione è una vera stupidaggine, che si scontra con lo stesso Piano di mobilità fatto dall’attuale Amministrazione comunale, laddove lo ha come obiettivo dichiarato l’abbattimento delle cesure del territorio. Invece di abbatterle l’Amministrazione costruisce una nuova, grande barriera proprio dentro la città!!!”.
Per quanto riguarda il centro urbano e le modifiche al traffico previste dal nuovo piano, secondo Pettinau “se si riesce a rendere piazza Roma irraggiungibile, beh, si distrugge facilmente tutto il sistema del commercio del centro. Domanda: questo piano così concepito è stato fatto scientemente o si tratta di semplice distrazione?”.
Pettinau ha inoltre rispolverato la vecchia questione della localizzazione del centro intermodale, insistendo d’altro canto sulla necessità di “rispettare quelle che sono le realtà sociali esistenti e le abitudini di vita tradizionali e consolidate prima di calarvi, come in via Lepanto, ben 60 famiglie totalmente estranee al contesto sociale esistente”.
Adesso la palla passa nuovamente al Consiglio comunale. Speriamo che, una volta tanto, a tre mesi dalle elezioni, prevalga il buonsenso.