ANCHE AD ORISTANO UN POLO IDENTITARIO? FORSE SI’ (ADRIANO SITZIA)

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Arborea

Anche la politica oristanese sta cambiando. Lentamente, faticosamente ma sta cambiando. Ed i risultati di questo sforzo si potranno chiaramente vedere e – speriamo – anche apprezzare fin dalle prossime Comunali. Infatti, accanto ai “poli” tradizionali di Cento-destre e di Piddinistra, quest’ultimo chiamato a dare un degno sostituto a Guido de Bas-Serra, ci saranno nuovi raggruppamenti politici in grado – finalmente! – di portare qualche forte ventata di novità nell’impolverato scenario locale. Così, in attesa di scoprire se anche ad Oristano M5S sarà della partita – questione ormai di pochi giorni -, ecco già pronta la prima new entry e cioè il progetto oristanocentrico di Filippo Martinez, una sorta di “Urbs et Orbis” di oristanesità, mondialisme, cultura, fantasia ed innovazione, certamente affascinante, intrigante ma ancora tutto da svelare e decifrare. Un’altra novità potrebbe poi concretizzarsi a giorni, se dovesse andare a buon fine il confronto politico-programmatico tra ProgReS (Progetu Republica de Sardigna), erede di IRS, e già presente alle scorse Amministrative con la lista civica “Aristanis Noa” (candidato a sindaco il dott. Pierluigi Annis) e “Unidos”, il movimento guidato da Mauro Pili, che sta muovendo i suoi primi passi anche in città. I contatti tra le due formazioni politiche, iniziati tempo fa, nelle ultime settimane sono ripresi a ritmo serrato con l’obiettivo di offrire a tutti gli Oristanesi una credibile alternativa alle stanche, anchilosate proposte dei poli tradizionali e dei loro rappresentanti, che però si stanno scaltramente imbellettando ed imparruccando – le ormai ben note liste “ciniche” – per presentarsi l’11 giugno ringiovaniti ed in forma agli elettori. Se il percorso intrapreso da ProgReS e Unidos giungerà al traguardo, Oristano vedrà per la prima volta in azione un “polo identitario”, il vero, unico futuro della politica sarda.
In questo senso una novità avrebbe potuto essere anche il Partito dei Sardi, che, però, con la sua riconfermata scelta “progressista”, ha – almeno per adesso – messo da parte qualsiasi altro discorso politico nazionale sardo. Vedremo cosa farà in futuro, soprattutto in vista delle Regionali 2019 (?).
Nessuna novità invece per quanto riguarda i candidati a sindaco: le solite “tante” ipotesi ma nessun nome ufficialmente confermato, a parte i noti Martinez e Puddu. Invece va segnalato il ritorno, come candidato al Consiglio, di Francesco Federico, già consigliere comunale e provinciale, nonché dirigente di Margherita e PD. Un nome importante quello di Francesco che andrà a rimpolpare la lista del Partito Democratico, uscito diviso e ridimensionato dall’esperienza Tendas.