“LIBERI E UGUALI” SI PRESENTA AGLI ORISTANESI (ADRIANO SITZIA)

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Sala gremita stasera quella di via Canepa, nella storica sede provinciale del PCI, da tempo sempre più spesso desolatamente chiusa, nonostante sia ancora sede del PD. Era in programma un incontro a livello regionale del nascente cartello elettorale “Liberi e uguali”, che candiderà come premier l’attuale presidente del Senato Grasso.
Introdotta e coordinata da Renato Cugini, classe 1948 – “sono un nonno del movimento operaio” ha detto di sé: come dargli torto! -, ex sindacalista CGIL, già segretario regionale dei DS e consigliere regionale, che ha definito LEU un “progetto di dimensione europea, come se fossimo di fronte all’obiettivo di costruire la regione dei popoli“, la riunione ha visto sfilare nella tribuna diversi oratori, tutti convintamente impegnati a rivendicare le radici ideologico-programmatiche proprie di una sinistra degna di questo nome, ormai però passate in secondo piano nonostante la gravissima crisi che ha aumentato povertà, emarginazione, bisogni e conseguente sfiducia nella politica tradizionale a tutto vantaggio (sic!) di astensionismo e populismo. “Non bastano le conquiste di nuovi diritti, di nuovi spazi di libertà, come il divorzio breve ed il testamento biologico, se crescono paurosamente  povertà, esclusione sociale, disuguaglianze, precarietà e disperazione: più liberi certo ma anche più uguali!!!“, ha sostenuto Giuseppe Garau, ex sindaco di Sardara. Sullo stesso tenore anche Eleonora Casula, che ha insistito sul problema delle nuove partite IVA “per necessità” e sulla mai risolta questione femminile; e l’ex segretario dei DS oristanesi Bruno Palmas, che si è soffermato sulle conseguenze negative di certe nefaste politiche sulla sanità, specificamente sull’accesso alle cure. Più mirati al tema politico-organizzativo del nascente partito sono stati gli interventi dell’assessore alla pubblica istruzione e sport del Comune di Cagliari Yuri Marcialis; dell’ex consigliere provinciale Alessandro Vinci, per il quale “non bisogna dare l’idea che LEU sia una lista-salvagente per deputati e senatori“; di Salvatore Multinu, che ha insistito sull’irreversibilità di questo percorso, “che non deve avere nessun ripensamento, soprattutto post-elettorale e soprattutto da parte degli eletti” e sulla necessità di costruire un progetto elettorale “immediatamente riconoscibile e distinguibile dai tre maggiori poli, di fatto abbastanza simili tra loro in molti temi fondamentali (fisco, politica estera, immigrazione ecc.)“.
Un discorso a più ampio spettro l’ha proposto il responsabile regionale di “Possibile” Thomas Castangia, che ha sottolineato la centralità di temi come innovazione e sostenibilità per costruire il futuro di un Paese sotto questi aspetti purtroppo in grave ritardo.
Le conclusioni sono state affidate al deputato Nico Stumpo, già responsabile nazionale dell’organizzazione del PD nella segreteria Bersani.