IN RICORDO DI ANTONIO CORRIAS [ADRIANO SITZIA]

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Ricordare una persona nel momento stesso in cui ci lascia non è mai facile. Infatti le immagini della memoria non possono essere nitide quando si intrecciano con il coinvolgimento emotivo, con l’inevitabile doloroso dispiacere che ci coglie in questo particolare momento del distacco. Un momento questo che oggi è giunto per il professor Antonio Corrias, figura importante del panorama culturale e scolastico oristanese. Originario di Paulilatino, dove era nato 85 anni fa, laureato in lettere, storico docente del Liceo “De Castro”, Antonio Corrias viene ancor oggi ricordato dai suoi tanti allievi per la sua grande preparazione, per la sua profonda cultura, per la qualità delle sue lezioni, oltre che, va detto, per una certa severità, che – va ricordato – apparteneva ad una scuola certamente molto diversa da quella … “moderna”. Era quello il liceo di Mario Bruno Manai, di Giuseppina Pintor, di Salvatore Zucca, di Mario Baroli, di Gigi Sanna ecc., e appunto di Antonio Corrias. Un liceo che, comunque la si pensi sulla scuola del passato, ha dato a tanti di noi una valida formazione culturale, una solida preparazione, un ben fondato approccio agli studi.
Corrias del resto apparteneva a quelle generazioni di docenti, che avevano scelto con convinzione e passione questa nobile professione, nella quale hanno costantemente profuso impagabile impegno e grande serietà, oltre che, nel caso specifico, una dottrina e una preparazione non comuni; una dottrina ed una preparazione emerse poi negli ultimi anni della sua vita con una serie di saggi da lui dedicati al suo amato Dante (“L’Ulisse dantesco”), a Francesco d’Assisi e ad esponenti della stessa cultura oristanese come Peppetto Pau e Antonio Garau, che di Corrias furono anche amici. Una produzione saggistica che il professore aveva anche intenzione di ampliare con ulteriori contributi, e che rimarrà superba testimonianza di ciò che è stato ed ha rappresentato Antonio Corrias.
I funerali avranno luogo giovedì 8 febbraio, alle 15,30, nella parrocchia del Sacro Cuore a Oristano.