ACF ATLETICO ORISTANO – ACCADEMIA S.P.A.L. 3 – 4 [ADRIANO SITZIA]

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Ennesima sconfitta per l’Atletico Oristano, questo pomeriggio in un Campo Tharros, scaldato da un sole estivo e da un arbitraggio … balneare. Infatti questa sconfitta è stata diversa dalle precedenti sia per una prestazione più volitiva e determinata delle ragazze di mister Campus sia per alcune decisioni sfavorevoli quanto determinanti da parte della terna arbitrale, apparsa perlomeno poco lucida.
La cronaca registra nei primi venti minuti una supremazia ospite: infatti la Spal colpisce una traversa e si presenta più volte davanti alla giovanissima numero uno biancorossa, Simula, autrice anche oggi di una prestazione tra i pali molto positiva. In due di queste occasioni entra in scena da protagonista assoluto proprio il direttore di gara, fischiando nel giro di sette minuti altrettanti penalty, uno onestamente evidente, l’altro molto molto molto meno. Ad onor del vero, va sottolineata la bravura dell’attaccante ospite nell’evidenziare “appropriatamente” le conseguenze del contrasto! Comunque entrambe le massime punizioni sono trasformate con freddezza da Olfa Martello.
A questo punto l’Atletico si scuote e comincia a macinare gioco. E nel giro di pochi minuti riesce ad andare in gol, complice, su un buon lancio dalla trequarti, uno sfortunato intervento di testa da parte di una giocatrice estense, che fa finire il pallone dentro la propria porta.
La partita adesso si accende ancor di più con diversi capovolgimenti di fronte ma anche tanti errori da una parte e dall’altra. Poco dopo la mezzora la Spal si mangia un gol a tu per tu con Simula, spedendo il pallone sopra la traversa. Anche in questo caso però la posizione di partenza dell’attaccante ospite era molto dubbia. Al 35′ bella azione dell’Atletico fermata per offside. Al 38′ buona conclusione da fuori di Mayla Cocco, di poco a lato. Al 40′ l’attacco ospite spreca un altro pallone davanti a Simula, uscita comunque con ottimo tempismo. Due minuti dopo, ecco una conclusione dell’Atletico fuori di poco. Al 44′ un’interessante incursione della Spal è giustamente fermata per offside.
Le squadre vanno negli spogliatoi con il parziale di Atletico 1 – Spal 2.
Al rientro in campo le giocatrici dell’Atletico sembrano tarantolate. Infatti già alla prima azione guadagnano un angolo. Trascorrono alcuni minuti e la brava numero cinque biancorossa Quidacciolu effettua un ottimo slalom centrale per poi scoccare un tiro imprendibile per l’estrema difenditrice ospite. Ora l’Atletico comincia davvero a crederci e un minuto dopo si ripresenta in area con un pericoloso cross ben neutralizzato dal portiere biancazzurro.
Ma l’arbitro attende il momento buono per ritornare sulla scena. Momento che giunge al 7′: contropiede ospite, Simula esce al limite dell’area e, di piede, anticipa di un soffio l’attaccante avversaria, che però ne incoccia gli arti inferiori. E il nostro fischietto che fa? Ovviamente fischia il terzo rigore per la Spal, ammonendo la stessa Simula. Dalla panchina dell’Atletico e dagli spalti si levano forti le proteste per un penalty apparso anche stavolta davvero molto dubbio. Comunque la solita Olfa Martello, a dispetto dei suoi 16 anni, si dimostra ancora una volta freddissima nel trasformare anche questo terzo rigore, realizzando così la sua personale tripletta.
Le Oristanesi reagiscono subito e Mayla Cocco, autrice di una discreta prestazione, all’ottavo minuto scaglia un buon tiro dal limite.
All’undicesimo minuto la Spal si rende pericolosa in ripartenza: l’Atletico si rifugia in angolo.
Al 14′ le ospiti vanno ancora al tiro: fuori di poco. E’ il preludio alla loro quarta segnatura, un minuto dopo, ad opera della Fratini.
La Quidacciolu, con la Simula la migliore dell’Atletico, prova a scuotere le sue compagne scagliando un buon tiro, bloccato dal portiere della Spal.
Al 21′ altro interessante attacco delle locali, neutralizzato in angolo dalle biancazzurre.
Al 25′ una violenta conclusione oristanese è respinta in angolo dal portiere ospite. Sugli sviluppi del corner nasce l’azione che costringe – è proprio il caso di dirlo – l’arbitro a fischiare un rigore anche per l’Atletico: infatti netto è stato il fallo sulla nostra attaccante, stesa mentre cercava di calciare in porta. Brava Francesca Scanu a trasformarlo con un tiro molto angolato alla sinistra del portiere estense, che cadendo male s’infortuna ed è costretta ad uscire.
A questo punto le due squadre non ne hanno quasi più per cui le loro maglie, già non molto strette, si allargano ulteriormente. A guadagnarne è lo spettacolo con ripetuti capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra. Da segnalare una bella conclusione diagonale dell’oristanese Mosca – entrata pochi minuti prima per dare maggior forza all’attacco -, deviata in angolo (ma l’arbitro non se ne accorge) dal portiere ospite e due ottimi interventi ancora di Simula, che prima respinge un pericoloso e potente cross scagliato dalla sua sinistra e poi esce con tempismo sui piedi di un’attaccante estense.
Risultato finale 3 – 4 per l’Accademia Spal. Probabilmente il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Infatti, senza voler a tutti i costi cercare alibi, pretesti e giustificazioni “esterne” – purtroppo i limiti dell’Atletico si sono visti tutti anche oggi! – , il match è stato, ovviamente a nostro avviso, condizionato da una direzione di gara incerta e a tratti persino confusa (trattenute di maglia e interventi di mano non visti, rimesse laterali e offside valutati male ecc.), culminata con almeno due dei tre rigori assegnati alla squadra ospite, vogliamo ripeterlo, davvero discutibili. Comunque per Antonello Campus e per la dirigenza dell’Atletico c’è molto da fare per rimediare ad una situazione che si sta facendo, partita dopo partita, sempre più difficile.