La sanità sarda, al di là delle dispute istituzionali sugli ormai famosi “passaporti sanitari”, è sempre sotto la lente d’ingrandimento dei cittadini e di molte forze sociali e politiche sarde. Infatti l’epidemia virale che stiamo ancora affrontando, non solo ha messo a nudo tutta una serie di gravi problemi e limiti già esistenti (e noti!), ma, a motivo del lungo emergenziale lockdown fra l’altro attuato con molta rigidità, ne ha addirittura creato di nuovi. E’ il caso della chiusura praticamente a tempo indeterminato dei poliambulatori di medicina specialistica, fermi da circa 80 giorni, con l’eccezione delle visite urgenti. Questa situazione sta creando gravissimi disagi, problemi e seri rischi soprattutto a quei tanti pazienti colpiti da gravi patologie a lungo decorso, che sono stati costretti a posticipare/rinviare sine die gli indispensabili controlli periodici ai quali devono sottoporsi.
Su questa “grana”, per l’ennesima volta, sono ritornati oggi i massimi dirigenti di Articolo Uno, il segretario regionale Pizzuto, e Bruno Palmas, responsabile del Dipartimento Regionale Sanità. In particolare Palmas è andato giù pesante contro Nieddu e Solinas e le loro promesse classificabili solo sotto lettera … morta, parlando senza mezzi termini di vere e proprie “prese in giro” nei confronti di una delle fasce più deboli della società: i malati.
“Il presidente Solinas si preoccupa di annunciare l’uso di improbabili passaporti sanitari e fa proclami di ogni genere – incalza Luca Pizzuto – ma non si cura dei malati sardi, neppure di quelli che lo hanno votato”.
Entrambi i dirigenti del partito sottolineano la gravità della situazione, ipotizzando una vera e propria violazione delle norme sul diritto alla tutela della salute; una violazione peraltro del tutto ingiustificata “se è vero, come è vero, che la stragrande maggioranza delle attività produttive e commerciali è stata riaperta al pubblico, ovviamente con le dovute cautele e precauzioni”. Per questo Pizzuto e Palmas sollecitano l’intervento della magistratura per appurare se nel comportamento di Nieddu e di Solinas possano ravvisarsi atti illeciti a danno dei cittadini.