Sesta batosta consecutiva per l’Atletico Oristano, questa mattina a Sa Rodia. Una legnata ancor più grave perché ricevuta da una diretta concorrente per la salvezza, quell’Isera presentatasi a Oristano con una sola vittoria all’attivo e cinque punticini raccolti, oggi diventati otto, cioè soltanto due in meno della squadra arborense. Un insuccesso ancor più preoccupante perché figlio di un primo tempo giocato davvero male – e non è la prima volta! -, tanto che gli aficionados delle biancorosse stentavano a riconoscervi la bella squadra ammirata fino ad un mese fa! Certo c’è l’alibi del forte vento contrario, che a Sa Rodia diventa davvero il dodicesimo giocatore in campo, e magari anche quello del primo goal ospite, casuale, anche se favorito da una lettura sbagliata, da parte delle padrone di casa, delle intenzioni avversarie. Ma nei restanti 44 minuti s’è vista una squadra in balia di se stessa, con un gioco involuto, disordinato, soprattutto sulla fascia destra dove l’assenza per infortunio di Casula si sta facendo sentire fin troppo. A centrocampo si è notata la mancanza di un punto di riferimento, di un baricentro, di una regista in grado di dettare il gioco e i tempi delle giocate. In attacco poi la centravanti schierata nell’undici iniziale, è apparsa ancora una volta evanescente, mai pericolosa e troppo spesso oscurata dalle centrali dell’Isera, che, come tutte le loro compagne, con molta umiltà, consapevoli dei loro limiti, hanno badato al sodo senza ricami, fronzoli, “tocchettini”, veroniche e quant’altro. Risultato della prima frazione: Atletico – Isera 0 – 2!!!
Nella ripresa il tecnico dell’Atletico Gigi Avellino ha apportato diverse modifiche allo schieramento. Razionali sono apparse le scelte dell’inserimento in mezzo al campo della talentuosa Quidacciolu – l’unica potenziale regista nell’organico oristanese!!! – e poi lo spostamento dalla difesa all’attacco, come punta centrale, della Senes, autrice di una buona prestazione. La squadra così è apparsa meglio strutturata e più fluida, ed ha tenuto costantemente il pallino del gioco e l’avversario sotto pressione, con una fitta rete di passaggi e cambi di lato, nel tentativo di trovare il varco giusto. Un goal su rigore, una clamorosa traversa colpita calciando sotto porta, un fallo da rigore evidentissimo per tutti ma non per il direttore di gara, un goal-non goal nell’ultima azione, altre quattro-cinque situazioni dentro l’area che avrebbero dovuto essere sfruttate meglio, sono state il frutto, rimasto purtroppo immaturo, di questo cambiamento. Risultato finale: Atletico Oristano – Isera 1 – 2.
Cosa sia accaduto in queste ultime settimane alla squadra oristanese non è chiaro. Invece è fin troppo evidente il calo di rendimento, l’involuzione nel gioco collettivo ma anche in qualche singola interprete. Più difficile, al di là degli infortuni di alcune importanti giocatrici, appare la ricerca delle cause. Urge però un intervento della società, dei dirigenti, per capire il prima possibile quali sono i problemi e tentare di risolverli. L’acqua comincia ad avvicinarsi pericolosamente alla gola!