Sta destando accese discussioni e, soprattutto, reazioni negative la notizia, apparsa ieri su linkoristano, di circa 200 dosi di vaccino Pfizer andate perdute all’hub di Ghilarza, dove a fronte dei circa 400 cittadini di tutto il circondario convocati e attesi se ne sono presentati appena la metà. E, in un momento di scarsa disponibilità di dosi, una tale perdita appare sicuramente grave, perché oltre all’evidente danno economico, vi è quello socio-sanitario, ancor più grave proprio in un momento di scarsa disponibilità di vaccini, che, tra l’altro, ha costretto le autorità a posticipare ulteriormente l’inizio della campagna di vaccinazione dei ragazzi dai dodici anni in su.
Tra le reazioni più severe si segnala ancora una volta quella del dottor Bruno Palmas, presidente del TDMe-Tribunale dei Diritti e dei Doveri del medico, che ha diramato un durissimo comunicato, in cui fra l’altro afferma: “Ma in quale mondo stiamo vivendo! E’ come se nel deserto, assetati, buttassimo via l’acqua. Adesso, se questa notizia fosse vera, e al momento non abbiamo alcun motivo di dubbio in merito, crediamo sia necessario un intervento del Ministro della Salute e del Commissario Figliuolo, non solo per accertare le responsabilità, che parrebbero evidenti, ma per assumere le necessarie decisioni sul governo della campagna vaccinale in Sardegna”.
Ma l’ex dirigente nazionale della FIMMG non s’è limitato a queste considerazioni, ricordando tutta la serie di disservizi che sta caratterizzando la singhiozzante campagna vaccinale sarda, dai ritardi nella fornitura delle dosi ai medici di famiglia, costantemente messi in fondo alla lista, alla disorganizzazione complessiva che ogni tanto, nonostante gli sforzi per nasconderla, qua e là inesorabilmente affiora. Infatti, secondo Palmas, “anche quando le dosi ci sono non c’è la capacità di usarle bene. Ora si dirà che i cittadini non si sono presentati e che quindi la colpa è loro. Come spesso capita, la politica dirà che le responsabilità sono degli altri. Ma noi sappiamo che sarebbe bastato adottare un sistema semplice, che già si usava nelle prenotazioni a CUP (quando queste erano normali e comuni, oramai dimenticate), quello del recall nel giorno precedente all’appuntamento, per evitare il danno. Forse per qualcuno è troppo complicato!”.
Per il Presidente del TDMe, comunque, lo spreco delle dosi non sarebbe una novità di oggi. Rumors professionali indicherebbero tale problema, a vario titolo di gravità, come esistente anche in altri hub vaccinali.
“Forse – conclude Palmas – sarebbe stato bene coinvolgere in modo serio i medici di Medicina Generale nella campagna anticovid, affidandogli il compito di vaccinare le persone fragili e quelle non trasportabili. Ma anche la medicina di famiglia ci pare sia abbandonata a se stessa dal sistema sanitario sardo. Come i cittadini. Poveri noi!”.
Ecco il link della notizia in questione: https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2021/06/27/poche-presenze-allhub-di-ghilarza-buttate-200-dosi-di-vaccino-anti-covid/
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