“La ASD Atletico CF Oristano rende noto che il rapporto di collaborazione tra la medesima ed il tecnico sig. Luigi Avellino, scaduto il 30 giugno 2021, non sarà rinnovato. Questa decisione è stata presa per motivi totalmente estranei alla qualità del lavoro svolto dal sig. Avellino alla guida tecnica dell’Atletico: un lavoro anzi valutato sempre molto positivamente e tale da permettere alla squadra di raggiungere nell’ultimo campionato un eccellente nono posto, ottenuto attraverso prestazioni tecnicamente ed agonisticamente valide e valorizzando una rosa molto giovane.
Al signor Avellino, persona dimostratasi sempre e sino al suo ultimo giorno di collaborazione, professionalmente ed umanamente leale, molto disponibile e attenta alle problematiche ed alle esigenze stesse della nostra società, va dunque il sincero ringraziamento dell’Atletico Oristano per il pregevole lavoro portato avanti in questi venti mesi insieme, e l’augurio di un futuro professionale e personale, ricco delle soddisfazioni che merita“.
Con questo insolitamente lungo ed ossequioso comunicato il presidente dell’Atletico CF Oristano Emilio Naitza questo pomeriggio ha reso nota la separazione tra la sua società ed il tecnico gallurese. Una separazione misteriosa questa, dal momento che, almeno stando alle parole, irrituali per un comunicato del genere, di Naitza, tutti all’Atletico erano/sono soddisfatti del lavoro di Avellino, per il quale del resto parlano proprio i fatti, cioè i risultati: una salvezza tranquilla, una rosa valorizzata, singole giocatrici cresciute esponenzialmente nei citati “venti mesi” di gestione tecnica del “Mister” nativo di Tempio. Ma allora? Punto interrogativo, probabilmente destinato, almeno per ora, a rimanere senza risposta, dal momento che il telefono del Presidente suona sì ma… a vuoto, mentre un altro dirigente via messaggio mi ha inviato un laconico “no comment“. Certo l’Italia è un paese strano: chi combina guai, produce debiti, manda in malora ciò che tocca, spesso viene promosso, o rieletto o, quando proprio gli va male, spostato; chi si fa il mazzo, lavora bene, “dà buoni frutti“, beh, non sempre vede riconosciute la bontà e la validità del suo lavoro.
Comunque anche da parte nostra i migliori auguri a Gigi per il prosieguo della sua carriera professionale, ed all’Atletico di trovare un trainer bravo, preparato e disponibile come ha dimostrato di essere Mister Avellino. A questo proposito sul tavolo sarebbero state messe diverse ipotesi, tra cui sembrerebbero godere di un certo qual favore sia quella di una allenatrice che quella di un tecnico con esperienza di/nel calcio femminile. Ma, per quanto riguarda cognomi e nomi, a parte ovviamente Lacombe Lucien, bocche ancora una volta cucite.