Ancora un intervento del Tribunale dei diritti e dei doveri del medico-TDMe e del suo presidente, il dott. Bruno Palmas, in tema di cattiva sanità e di diritti negati ai cittadini. Questa volta Palmas, con un comunicato stampa, segnala un caso specifico, quello di una paziente di 50 anni, del centro Sardegna, in sospetto di Covid e in fila da ieri a mezzogiorno (!!!) sulle ambulanze – ne avrebbe cambiato già tre!!! – lasciata non solo senza una vera e propria assistenza, ma addirittura senz’acqua e senza la possibilità di comunicare con chicchessia, dal momento che le si è pure scaricato il cellulare. Tutto questo starebbe accadendo di fronte all’Ospedale ‘Binaghi’ di Cagliari, dove la sventurata paziente sarebbe – ancora? -in attesa di essere valutata. “Abbiamo ricevuto questa drammatica segnalazione da un cittadino – prosegue Palmas – e stiamo facendo le nostre doverose verifiche, ma se questo fosse vero ci sarebbero ovviamente gravi responsabilità: i diritti dei cittadini infatti devono essere rispettati sempre, e, a maggior ragione, in caso di fragilità sanitaria e sociale“. Ovviamente chi di dovere, e cioè l’ormai conosciutissimo assessore Nieddu, è stato subito informato di questa vicenda.
Ma Palmas va oltre, chiedendosi “se questa specifica situazione sia solo un caso isolato o se, invece, possa essersi ripetuta in (molte) altre precedenti occasioni“.
Intanto anche oggi la stampa propone l’ennesimo articolo con la solita ed inutile presa di posizione di un importante politico locale – oltre a quella dell’on. Lapia, che, pur non essendo dell’Oristanese, se non altro continua a coinvolgere il Parlamento ed il Ministero competente, purtroppo senza tangibili risultati – sulla condizione del San Martino, ed, in particolare, sulla carenza di medici anestesisti, che, di fatto, sta bloccando da tempo interventi e particolari tipi di esami diagnostici e terapie nel nostro nosocomio. ‘San Martino’ che rischia sempre più di diventare in ambito sanitario ciò che, purtroppo già da anni, è diventato Fenosu in ambito trasportistico: un fantasma. Questo anche grazie al costante impegno della politica sarda, aiutata da quella locale con le sue passerelle salutistiche in fascia tricolore talora nei parcheggi e nelle piazze oristanesi, talaltra addirittura sulla ‘Carlo Felice’.
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