COMUNALI ORISTANO: PRIMI INCONTRI DI COALIZIONE E PRIMI PUNTINI SULLE “I” [ADRIANO SITZIA]

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Primi vagiti ufficiali del prossimo confronto elettorale comunale, previsto nella tarda primavera di questo – ahinoi! – agitato 2022. Nei giorni scorsi infatti, sono proseguiti gli incontri dei due tavoli finora attivi, corrispondenti ai tradizionali poli politici, quello del Centrodestra ed il Centrosinistra. Il tutto magari in attesa di un, almeno ad oggi alquanto improbabile, terzo incomodo. Finora, a quanto è dato sapere, si è trattato solo di incontri preliminari, in cui nessuno ha voluto scoprire le carte o i bluff, rinviando a più opportune occasioni le mosse acconce a provare a mettere sotto scacco gli interlocutori. Tuttavia, se i numerosi partecipanti al tavolo del centrodestra hanno finora scelto, anche per quanto riguarda le dichiarazioni pubbliche, di tenere un profilo basso, diverso è stato il metro seguito da chi sta nel tavolo concorrente. Infatti sia il segretario del circolo oristanese del PD sia il capogruppo democratico in Comune hanno voluto esternare intenzioni ed orizzonti politico-programmatici, lasciando perlomeno interdetti gli altri astanti progressisti. Lo dimostra la piccata reazione del segretario provinciale di ‘Articolo UNO’ Bruno Palmas, che in un comunicato ufficiale tra l’altro scrive: “Il perimetro di coalizione di cui si parla al tavolo del Centro Sinistra è una cosa seria! La sua elasticità non è una variabile indipendente, ma legata alla onestà politica, al buon governo, al bene della Sardegna, della provincia di Oristano e della città capoluogo. Non ci siamo proprio!!”. Palmas si riferisce appunto alle succitate dichiarazioni di parte PD, dalle quali sembra – neppure tanto velatamente – emergere la volontà del principale soggetto partitico del Centrosinistra di allargare il campo della futura coalizione da opporre al Centrodestra alle prossime elezioni municipali.
In particolare non è piaciuta al Segretario Provinciale di Articolo UNO la asserita intenzione di guardare a tutte le opposizioni al sindaco Lutzu come possibili soggetti a cui fare riferimento per la futura coalizione elettorale. “ Non ci siamo proprio!!! – ripete il responsabile provinciale di ‘Articolo Uno’ – perché al tavolo abbiamo detto senza mezzi termini che nella coalizione di Centro Sinistra non ci sarà posto per le formazioni politiche o per i personaggi coinvolti nel malgoverno regionale o municipale. Dato che parliamo di Oristano, noi crediamo che su questo terreno si giochi il futuro dei cittadini oristanesi e di tutta la provincia, e che a nessun colpevole della crisi sociale, del disastro sanitario e della pessima gestione politica della Sardegna e di Oristano possano essere perdonate le colpe con il solito, interessato colpo di spugna”.
Invece noi – prosegue Palmas – ci rivolgeremo a tutte quelle persone che abbiano a cuore la città ed il suo futuro, democratici, progressisti, autonomisti, sardisti, cattolici democratici [mancano i liberali, che però ad Oristano sono come le mosche bianche, n. d. r.], persone di buona volontà, che vogliano impegnarsi per migliorare il futuro di questa terra generosa e bella, per la quale noi giuriamo di impegnarci fino in fondo con tutte le nostre energie, partendo da quelle associazioni dei cittadini che in questi anni hanno lavorato senza sosta per Oristano e i suoi cittadini, che in questi giorni abbiamo ascoltato e alle quali chiediamo di scrivere il nostro programma per la città. Questo è ciò che abbiamo detto al tavolo. Questo è ciò che ci impegniamo a fare da subito”.
Vedremo se più avanti il tavolo progressista si allargherà “elasticamente” oppure no. Certo, sulla competitività elettorale dell’attuale Centrosinistra (PD, M5S, Articolo UNO, Sinistra Italiana, Socialisti) è lecito nutrire forti dubbi. Ma è altrettanto logico sostenere che alleanze con soggetti politici “altri” debbano essere ben ponderate, onde evitare in caso di successo elettorale, i soliti modesti risultati di governo, ai quali i “centrosinistra allargati” ci hanno molto spesso abituato. Semmai uno sforzo del progressismo oristanese dovrebbe essere – finalmente – rivolto al recupero di tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, si sono allontanati da quest’area politica. E non sono pochi.