Qualche giorno fa, nel corso di una conferenza stampa, il responsabile provinciale di un partito dell’attuale maggioranza comunale, ha espresso parole di convinta approvazione riguardo al buon lavoro fatto dalla nostra Giunta, soprattutto per ciò che riguarda verde pubblico e servizi sociali. Ora, mettendo da parte la strana “dimenticanza” relativa alla cultura – settore di pertinenza di un altro neo-compagno di partito del Nostro -, comprendendo l’ovvio dovere di sostenere l’operato di chi è espressione della stessa forza politica (certo, avrebbe potuto farlo… meglio), e tenendo nel dovuto conto il fatto che chi non è residente in città – e forse non ne è neppure assiduo frequentatore – non può averne approfondita conoscenza dello stato delle cose, va però detto che questa “uscita pubblica” non ha mancato di suscitare nell’opinione pubblica locale molte reazioni quantomeno di manifesta perplessità.
Ora, se il settore dei servizi sociali, di per sé complesso, non si presta ad una sintesi da breve articolo come questa, invece molto più immediata risulta la verifica della “qualità” del verde pubblico, che è sotto gli occhi di tutti. Infatti mi è stato sufficiente fare una passeggiata nei due luoghi più simili a “parco” del quartiere Sacro Cuore, per mostrare senza filtri la situazione. Mi riferisco allo spazio verde – bah! – che mette in diretta comunicazione le vie Costa e Cima (di fronte alle Scuole elementari) e a quello intitolato alla M. O. al valor civile Umberto Erriu, tra via Messina e via Venezia, accanto al Liceo scientifico. Credo che le foto qui pubblicate siano più che sufficienti per descrivere la situazione. Riguardo al parco di via Cima, devo però aggiungere che, negli ultimi mesi, le cose sono effettivamente cambiate, nel senso che, forse per renderlo meno spoglio, è stata “impiantata” una cabina elettrica per “alimentare” i nuovi palazzotti Area di viale Indipendenza. Una scelta questa che, tra l’altro, mi ha lasciato sconcertato, per tutta una serie di motivi – non sono un tecnico, ma penso che il posto più ovvio per mettere una simile struttura fosse proprio il lotto occupato dal nuovo complesso residenziale, dove tra l’altro lo spazio non manca – non ultimo quello della sicurezza di chi attraversa il “parchetto”, tenuto conto che dietro la cabina ci si può tranquillamente nascondere.