‘QUADERNI VERDI’ ROMANZO DI FEDERICA ABOZZI PRESENTATO AD ORISTANO [Adriano Sitzia]

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Musica, libri e, naturalmente, prodotti e specialità sarde di qualità. È questo il mix che il gruppo di ‘Shardano’, del quale da qualche mese fa parte anche il bar-pasticceria artigianale ‘Temptation’ di Oristano, propone al pubblico con l’obiettivo di far conoscere una realtà locale diversa da quella scontatamente stereotipata, a cui, purtroppo, ci si è assuefatti. Una realtà umana insospettabilmente dinamica, capace, disponibile a rimboccarsi le maniche, per la quale la cultura non è inutile vezzo, perdita di tempo o guest star in quel film i cui ruoli principali sono riservati ad altri protagonisti più “concreti”.

Ieri sera, proprio presso Temptation, in via Biasi, il protagonista è stato il romanzo d’esordio di una giovane scrittrice sarda, Federica Abozzi, dal titolo ‘Quaderni verdi’, uscito il giugno scorso per i tipi di Catartica, dinamica casa editrice indipendente sassarese diretta da Giovanni Fara, anch’egli ieri sera ad Oristano. A presentare l’opera è stata la stessa Federica stimolata dalle domande di Roberto Rampone.

L’autrice ha ripercorso il suo approccio alla scrittura, una passione adolescenziale mai sopita anche se accantonata a favore degli studi e poi del lavoro nel settore del marketing. Ma, nel 2020, ecco concretizzarsi la scelta di riprendere in mano la penna investendo in un percorso di formazione specifica, passato attraverso la rinomata Scuola Fenysia di Firenze (scrittura creativa, editoria e comunicazione digitale, giornalismo culturale, traduzione editoriale, musica, arte, poesia, cinema e nuovi linguaggi) e i corsi di Francesco Trento, importante scrittore e sceneggiatore, tra i cui titoli spicca ‘Venti sigarette a Nassirya‘ (2005), scritto a quattro mani con Aureliano Amadei, e da cui gli stessi autori, per la regia di Amadei, hanno tratto il film ‘20 sigarette‘, pluripremiato a Venezia 2010 e ai David e Nastri d’argento 2011. Un percorso che poi ha condotto Federica ad una collaborazione con L’Unione Sarda nel settore culturale (recensioni ecc.), e con vari enti e associazioni culturali sarde, fino a questa sua prima prova letteraria.

Quaderni verdi‘, il cui titolo si riferisce alla predilezione di Federica, in epoca di tablet e affini, per la tradizionale scrittura su supporto cartaceo e per il colore verde, nasce come racconto breve, per poi ampliarsi in forma di romanzo con altre due storie, il cui denominatore comune è costituito dal tema del viaggio, che vede protagonista Vera. La Vera che, mentre si reca in treno a Firenze da una sua amica, trova, dimenticato su un sedile, appunto un quaderno verde, che decide di afferrare, aprire e leggere.

Con Vera interagisce un universo femminile vario e multiforme, nel quale di quando in quando fa capolino pure qualche personaggio maschile. “In queste figure e vicende – ha detto l’autrice – c’è certamente parte di me, ma vi sono anche esperienze di vita vera e vicende di altre persone in carne ed ossa. In particolare, nel racconto del cammino di Compostela ho voluto ascoltare parole, pensieri e sensazioni di chi questa particolare esperienza l’ha realmente fatta e vissuta“. Federica Abozzi ha voluto rimarcare anche l’assenza in queste sue storie di drammi, frustrazioni o tragedie, che molto spesso costituiscono ingrediente principale dei plot letterari o cinematografici: “un’assenza voluta – ha detto – proprio perché ho inteso mandare al lettore un messaggio positivo, di spinta a guardare avanti e in direzione diversa dal solito, una spinta al fare, all’intraprendere magari un nuovo cammino, un viaggio, a cimentarsi con cose nuove, anche se apparentemente piccole”.