‘ETERNO DIVENIRE’: ANDREA CUTRI, IL SUO PENSIERO E LA SUA MUSICA PROTAGONISTI DEL FESTIVAL TARGATO SHARDANO [Adriano Sitzia]

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Enfant prodige della chitarra elettrica, dotato di una già superlativa tecnica, nonostante la giovanissima età. … ha cominciato a dieci anni a suonare lo strumento in alcune piccole formazioni tentando di replicare i suoni di Eric Clapton o David Gilmour. Poi inizia ad approfondire lo studio della musica e della composizione ed i chitarristi di riferimento diventano quindi Steve Vai o Joe Satriani …“: così “suonano” le prime righe della lunga scheda dedicata ad Andrea Cutri da Giacomo Serreli, volto molto noto del giornalismo televisivo e appassionato studioso e collezionista di musica made in Sardinia, nel suo ponderoso e ancora utilissimo ‘Boghes e sonos. Quarant’anni di musica extracolta in Sardegna’. Si era nell’ahinoi (!) lontano 2003, quando Andrea era poco piu’ che ventenne. Da allora gli studi, le conoscenze, i lavori, le attività e le collaborazioni di Andrea Cutri si sono fortemente arricchiti e allargati. Al centro di tutto ovviamente la musica, ma non solo musica.

Di tutto questo, che possiamo definire “universo Cutri”, della sua varieta’ e profondita’ hanno avuto positivissima esperienza tutte le persone che, sabato sera, hanno affollato Temptation-Shardano, ad Oristano. Qui Andrea, sollecitato dalle domande di Roberto Rampone, ha presentato ‘Eterno divenire’, un progetto tra musica, letteratura, filosofia, matematica, appunto sempre “in fieri” (musicalmente dal 2012, letterariamente – ‘Eterno divenire. Dialogo infinito tra un matematico e un filosofo sui numeri primi‘ – nel 2016). Al centro del pensiero, trasposto da Andrea in questo progetto letterario-musicale, c’e’ l’armonia, che, in quanto tale, puo’ essere cercata e trovata nella musica ma anche nei numeri, nei fenomeni naturali fisico-biologici, nelle forme geometriche, nell’amore ecc. Insomma, per Cutri, l’armonia appare essere una sorta di apparentemente inavvertibile, celato minimo comun denominatore delle cose del mondo e del suo piu’ loquace inquilino: l’essere umano.

Ovviamente il valente chitarrista cabrarese ha anche proposto, attraverso le sue amate sei corde, questa sua idea di “eterno divenire”, ottenendo un convinto gradimento dell’affollata platea.

A completare la bella serata c’e’ stato, come sempre, l’ottimo cibo preparato dallo staff di Shardano-Temptation, sotto la guida di Stefano Orrù.

Il prossimo appuntamento sara’ all’inizio di marzo, con la nuova formula che mette insieme musicisti e autori letterari.